Alessia Crafa - 'Un cambiamento entusiasmante'
13 giugno 2019Dai campetti all'undici nazionale
'Dalla salvezza al 5° posto'

Oggi con noi Alessia Crafa. Terzino che macina kilometri, da due anni pedina fondamentale della difesa gialloblu, con un passato nel calcio a 5 e un sorriso sempre pronto!
Ciao Ale! Consolidato terzino gialloblu, anche tu al primo anno in un campionato Nazionale. Come hai affrontato il salto di categoria? Hai avuto difficoltà ad adattarti ai nuovi ritmi?
Per me il salto di categoria é stato entusiasmante, le difficoltà ci sono state ma quando mi confrontavo con le mister capivo che potevo dare di più e questo mi ha spronato tantissimo.
Un passato nel calcio a 5, poi qualche stagione all'Irpinia e infine ipl passaggio al Sant'Egidio. Quali sono le difficoltà che inizialmente hai incontrato? Pensi ti abbia aiutato il tuo passato nei campetti?
I primi anni al Sant'Egidio sono stati difficili perchè i ritmi di gioco, gli allenamenti e la mentalità sono completamente diversi ma poi grazie agli insegnamenti tecnici di mister De Risi e la preparazione atletica di mister Olivieri ho iniziato a raccogliere i frutti del lavoro svolto negli anni. Il mio passato nei campetti mi servito per imparare a pensare veloce, perchè si è costretti a ragionare in spazi e tempi ristretti.
Avellinese doc, ma tra le tante difficoltà sempre presente agli allenamenti. Una passione senza limiti, raccontaci un po' la tua vita da pendolare..
Beh, per diventare una pendolare di successo bisogna avere la mentalità giusta [ndr, ride]. Mi organizzo insieme ad altre mie compagne di Avellino ed è tutto ben studiato nei minimi dettagli perché dobbiamo prendere diversi mezzi pubblici per raggiungere il campo quindi la puntualità è importante. Durante il viaggio non sempre fila tutto liscio ma ogni volta invece di irritarmi cerco di restare positiva e serena e c'è da dire che ho sempre un piano b!
Quest'anno avete chiuso al quinto posto, davanti a squadre esperte come Pescara, Chieti, Virtus e Trani, che ormai sono realtà consolidate a livello interregionale. Soddisfatta del lavoro svolto?
Volevamo una salvezza tranquilla, invece abbiamo fatto molto meglio nonostante fossimo una squadra alla prima esperienza nazionale. Credo che bisogna dare anche il merito alle ragazze più grandi tra noi che con qualche esperienza in più ci hanno saputo trasmettere tanto in diverse occasioni.
Per il prossimo anno invece? Quali saranno gli obiettivi del cosiddetto "pistolero" ?
Sicuramente il mio obiettivo è quello di lavorare sodo per arrivare in alto e vincere con la mia squadra, di allenarmi sempre con lo stesso entusiasmo cercando di migliorarmi ogni giorno.
Un settore giovanile in crescita che guarda a voi ragazze gialloblu con ambizione, cosa ti senti di dire a queste piccole instancabili leonesse?
Di metterci tanto cuore, passione, umiltà e spirito di sacrificio in tutto quello che fanno perchè in un futuro non troppo prossimo credo che il calcio femminile in Italia avrà la sua importanza e avere queste caratteristiche farà la differenza.