Intervista Giulia Olivieri

18 febbraio 2017

Giulia Olivieri, bomber del Sant’Egidio Femminile, ti senti di tracciare un bilancio del girone di andata che è appena terminato?
Trovarsi in vetta alla classifica a fine girone d'andata è stata una sorpresa, in quanto siamo una società giovane e inesperta. Il nostro obiettivo è di fare esperienza, ma alle nostre calciatrici chiediamo sempre massimo impegno ed, infatti, il lavoro e i sacrifici ripagano sempre.

 

 

Sei una delle fondatrici della società, ma anche il preparatore atletico della prima squadra. Come giudichi lo stato di forma delle ragazze in vista del girone di ritorno?

Il calendario ci vede di fronte a diverse squadre fuori classifica in maniera consecutiva, se da una parte ci permette di lavorare atleticamente dall'altra bisogna cercare di tenere sempre la concentrazione giusta. A fine stagione vedremo se la programmazione fatta è stata corretta.

 

 

Il  Sant’Egidio è una società giovane ma ha già dimostrato di essere competitiva. Sono stati rispettati finora i programmi societari?
Si, siamo una squadra giovane e la differenza l'ha fatta la 'mentalità' di affrontare uno step per volta senza porci limiti a testa bassa e con umiltà. Ciò che abbiamo raggiunto è stato sempre un fuori programma, più di quanto ci aspettassimo.

 

 

Domenica ci sarà la prima partita del girone di ritorno. L’avversario sarà il Napoli Dream Team che all’andata avete battuto. Cosa ti aspetti da questa partita?
Mi aspetto ciò che chiediamo sempre e cioè di dare il massimo e di divertirsi. Per noi è un occasione per dare spazio a chi, per scelte tecniche, ha giocato di meno, infatti per la gara di domenica verranno convocate, e di questo sono orgogliosa, alcune calciatrici del settore giovanile che per l'occasione saranno a disposizione di Mister De Risi.

 

 

Oltre ad essere il capitano ed il bomber della prima squadra, sei l’allenatrice del settore giovanile. Come vedi le tue piccole calciatrici e che programmi hai per il futuro?
Il nostro settore giovanile è motivo di orgoglio. Abbiamo due gruppi di età diversa e speriamo di realizzare il loro sogno, che è anche il nostro: disputare un campionato e affrontare le colleghe di pari età.

 

 

Il Sant’Egidio Femminile è sicuramente una delle squadre più qualificate sotto l’aspetto tecnico. Mister De Risi ha ottenuto il patentino da professionista, tu quello di allenatrice Uefa B. Da dove parte questa voglia di migliorarvi sempre?
Io e Mister De Risi vogliamo il meglio per le nostre calciatrici e più preparate siamo noi più possiamo trasmettere alla nostre calciatrici. Tutto quello che facciamo è per loro.

 

 

Ti sei calata in questa categoria, che forse non ti appartiene, visto i tuoi trascorsi nella massima serie,  cosa ti senti di consigliare alle tue compagne di squadra che sono alle prime armi?
Io ho fatto questa scelta perchè ora mi interessa più formare le mie calciatrici che aver gloria personale. Il mio obiettivo è che qualcuna di loro possa raggiungere ciò che non ho raggiunto io.

 

 

Quest’anno molte persone si sono avvicinati alla squadra sia vendendo a tifare al campo che seguendoci sui social. Lancia un appello a chi anche non crede nel calcio femminile.
L'appello che posso fare è invitare a vedere una partita e osservare quanta passione c'è nelle ragazze. E' un calcio pulito, fatto di emozioni vere.

 

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